Mese: Giugno 2022

Pausa estiva

Ciao a tutti,

con l’ultima lectio condivisa diamo inizio a un necessario tempo di stacco anche dalle attività “religiose” dell’anno. È il tempo dell’estate. Che ha connotati precisi: giornate più lunghe e luminose, maggiore vita sociale, maggior caldo e libertà. Si tratta di un periodo di necessario risposo. Ma anche di maggior possibilità di dispersione della vita interiore, per la crescita delle attività di vita esteriore. A questo bisognerà fare attenzione. Perché la soppressione della vita interiore porta a una crescita dei desideri della vita esteriore (cf. Gal 5,13).

Ma l’estate è anche periodo prezioso. Periodo nel quale avremo a disposizione maggior tempo. E avremo la possibilità di osservarci. Di osservare quanto, cioè, senza i binari degli incontri settimanali riusciremo a tenere un ritmo di preghiera costante. O magari anche a pregare meglio, meno oppressi dalle occupazioni lavorative! Pensateci bene: l’estate ci dirà chi siamo. Come un bimbo che, lasciata la mano della madre, prova a camminare da solo per vedere se veramente ha imparato. Proviamo a farlo!

Il suggerimento è dunque di mantenere costante il tempo di ascolto della Parola – e del cuore – durante il giorno. Di riuscire a fermarsi almeno una mezz’oretta per la lectio divina. E magari scegliere durante l’intera settimana il vangelo della domenica a venire. Così che l’omelia domenicale del sacerdote possa costituire punto di confronto e riflessione per la preghiera quotidiana sulla Parola.

A Dio piacendo riprenderemo gli incontri di lectio a San Nicola alla fine di settembre.

Buon periodo estivo a tutti.

P.S.

Per chi non lo conoscesse copio di seguito il link del nostro sito ove si spiega il metodo concreto con cui fare la lectio divina. 

Cos’è la lectio divina e come si fa

92) Lc 20,27-40

27Avvicinatisi alcuni dei Sadducei, che contraddicono che ci sia risurrezione, gli chiesero 28dicendo: «Maestro, Mosè ci ha scritto [che] se un fratello che ha una donna muore, e costui non ha figli, allora il fratello di lui accolga la donna e dia una discendenza al suo fratello. 29C’erano dunque sette fratelli. E il primo presa la donna morì senza figli. 30E il secondo 31 e il terzo la prese, allo stesso modo [tutti] i sette la presero e morirono. 32Infine anche la donna morì. 33La donna, dunque, nella risurrezione, di chi di essi sarà donna? I sette infatti l’hanno avuta come donna». 34E disse loro Gesù: «I figli di questo secolo sposano e sono sposati, 35quelli che sono considerati degni di raggiungere quel secolo e la risurrezione dai morti né si sposano, né sono sposati. 36Nemmeno infatti possono morire, infatti sono come gli angeli e sono figli di Dio essendo figli della risurrezione. 37Che i morti risorgono anche Mosè lo ha reso noto sul roveto come dice: il Signore Dio di Abramo e Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. 38 Dio non é dei morti, ma dei viventi. Tutti infatti per lui vivono».

39Rispondendo alcuni degli scribi dissero: «Maestro hai detto bene». 40Non più infatti osavano dirgli niente». 41Disse verso loro: «Come dicono che il Cristo è figlio di Davide? 42Di lui infatti Davide dice nel libro dei Salmi: disse il Signore al mio Signore, siedi dalla mia destra. 43fino a che ponga i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi. 44Davide dunque chiama lui signore, e come è suo figlio?».

45Mentre tutto il popolo ascoltava disse ai suoi discepoli: «46Guardatevi dagli scribi che vogliono passeggiare in vesti [religiose] e amano saluti nelle piazze e prime cattedre nelle sinagoghe e primi posti nelle cene. 47Essi divorano le case delle vedove e in apparenza pregano a lungo. Costoro riceveranno un giudizio più severo».

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91) Lc 20,20-26

20E avendolo osservato mandarono spie che si dichiarassero giusti, per catturare il suo discorso, così da consegnarlo al principio e all’autorità del governatore. 21E gli domandarono dicendo: «Maestro, sappiamo che rettamente parli e insegni e non guardi in faccia, ma secondo verità insegni la strada di Dio. 22È lecito a noi dare il tributo a Cesare o no?». 23Conoscendo la loro malizia disse verso di loro: «Mostratemi un denaro: a chi appartiene l’immagine e l’epigrafe?». Quelli dissero: «A Cesare». 25Quello disse verso di loro: «Dunque restituite a Cesare le cose di Cesare e le cose di Dio a Dio». 26E non avevano la forza di catturare la sua parola davanti al popolo e stupiti per la sua risposta tacquero.

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90) Lc 20,9-19

9Cominciò a dire verso il popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna e la affidò a coltivatori e partì per un tempo sufficiente. 10E in un momento mandò ai coltivatori un servo perché [essi] dessero a lui dal frutto della vigna. Ma i coltivatori, percuotendolo, lo rimandarono vuoto. 11Ed [egli] pose un altro servo da mandare. Ma quelli anche costui dopo averlo percosso e mancato di onore lo rimandarono vuoto. 12Ed [egli] pose il terzo da mandare. Ma quelli rimandarono anche questo dopo averlo ferito.
13Disse dunque il Signore della vigna: “Che farò? Manderò il mio figlio, l’amato. Probabilmente avranno rispetto di costui”. 14Vedendolo i coltivatori discutevano tra loro dicendo: “Costui è l’erede. uccidiamolo affinché sia a noi l’eredità”. 15E scacciatolo fuori dalla vigna [lo] uccisero. Cosa dunque farà loro il Signore della vigna? 16Verrà e ucciderà questi coltivatori e darà la vigna ad altri».
Avendo udito dissero: «Non avvenga!»
17Ma quegli, guardandoli dentro, disse: «Perché dunque è scritto questo: “La pietra che i costruttori hanno scartato, questa è stata resa per [essere] testata d’angolo?” 18Chiunque cade su quella pietra sarà spezzato e colui sul quale [essa] cadrà si distruggerà. 19E cercarono gli scribi e i sommi sacerdoti di gettare le mani su di lui in quell’ora, e furono impauriti dal popolo. Sapevano infatti che verso di loro aveva detto questa parabola.

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89) Lc 20,1-8

1E avvenne in uno dei giorni, insegnando al popolo nel tempio e evangelizzando, che i sommi sacerdoti e gli scribi con gli anziani si avvicinarono e dissero dicendo verso di lui: «Dicci, con quale autorità fai queste cose, o chi è che ti ha dato questa autorità?».
3Rispondendo disse verso di loro: «Domanderò anche io una parola e ditemi: 4il battesimo di Giovanni era dal cielo o dagli uomini?».
5Quelli discutevano tra di loro dicendo: «Se diciamo “dal cielo”, dirà: perché non gli avete creduto? 6Se diciamo “dagli uomini”, tutto il popolo ci lapiderà, convinto è infatti che Giovanni è un profeta». 7E risposero di non sapere da dove [venisse].
8E Gesù disse loro: «Neppure io vi dico con quale autorità faccio questo».

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