Mese: Ottobre 2020

32) Lc 7, 18-27

18E annunziarono a Giovanni i suoi discepoli tutte queste cose. E chiamati a sé due dei suoi discepoli, Giovanni li mandò verso il Signore dicendo: «Tu sei quello che viene o attendiamo un altro?». 20Giunti presso di lui [que]gli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci manda a dirti: “Tu sei colui che viene o attendiamo un altro?”». 21In quell’ora curò molti da infermità e malattie e da spiriti malvagi, e a molti ciechi diede di vedere. 22E rispondendo disse loro: «Tornati, annunziate a Giovanni quello che avete visto e udito: i ciechi vedono nuovamente, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati e i sordi odono, i morti risorgono, i poveri sono evangelizzati. 23E beato è chiunque che non sarà scandalizzato di me». 24Ripartiti gli inviati di Giovanni, [Gesù] cominciò a dire alla folla riguardo a Giovanni: «Cosa siete andati a contemplare nel deserto? Una canna agitata dal vento? Ma cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito in abiti delicati? Ecco quelli che hanno vestiario onorevole e lussuoso stanno nelle palazzi dei re. 26Ma che siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più di un profeta. 27Costui è [colui] del quale è scritto: “Ecco mando un mio messaggero davanti al tuo volto, il quale preparerà la tua strada davanti a te”».

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31) Lc 7,11-17

11E avvenne in seguito che si recò in un città chiamata Nain e si recavano con lui i suoi discepoli e molta folla. 12Come si avvicinò alla porta della città, ed ecco portavano fuori un morto, figlio unico di sua madre. Ed ella era vedova, e una folla considerevole della città era con lei. 13 E vedendola il signore ebbe compassione di lei e le disse: «Non piangere». 14E avvicinatosi toccò la bara, i portatori si fermarono e disse: «Giovanetto, dico a te, alzati». 15E si levò a sedere il morto e cominciò a parlare ed [egli] lo diede a sua madre. 16Paura prese tutti e glorificavano il Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi». 17E uscì questa parola riguardo a lui in tutta la Giudea e in tutto il circondario.

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30) Lc 7, 1-10

1Dopo che ebbe completato tutte le sue parole all’ascolto del popolo entrò in Cafarnao. 2Stando male il servo di un centurione – il quale era a lui caro – stava per morire. Avendo udito riguardo a Gesù gli mandò sacerdoti dei Giudei a chiedergli che, venendo, salvasse il suo servo. 4 Quelli, presentatisi da Gesù, lo pregavano con insistenza dicendo: «È degno che [tu] gli faccia questo. Ama infatti il nostro popolo ed egli stesso ci ha costruito la sinagoga». 6Allora Gesù andava con loro. Mentre egli non era molto distante dalla casa, inviò amici il centurione a dirgli: «Signore non disturbarti, non infatti sono adeguato che sotto il mio tetto entri. 7Perciò neppure io stesso ero degno di venire da te, ma dì una parola e sarà guarito il mio fanciullo. 8E infatti anche io sono un uomo sottoposto ad autorità, che ho soldati sotto di me e dico a questo: “va’”, ed [egli] va, e a un altro “vieni” ed [egli] viene, e al mio servo: “fa’ questo” ed [egli] lo fa». 9Avendo ascoltato queste cose Gesù si stupì e giratosi verso la folla che lo seguiva disse: «Vi dico, nemmeno in Israele ho trovato siffatta fede». 10E tornando a casa gli inviati trovarono il servo sanato.

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